Adam Kadmon
Le Sefiroth
Le Sefiroth o numeri cabalistici ebraici rappresentano le emanazioni divine che manifestano le qualità mistiche di Dio, i volti che egli ha, i suoi nomi e gli aspetti attraverso i quali si rivela all'uomo. Essenzialmente indicano come dall'unità discenda la molteplicità della creazione. Io le ho volute interpretare come i vari stadi di un ipotetico cammino spirituale che l'individuo potrebbe percorrere per arrivare a conoscere nella profondità del proprio essere la scintilla dell'Assoluto. Ciascuna delle dieci opere che ho realizzato è un'immagine-guida di questo percorso verso la parte divina del nostro essere.
Le Sefiroth o numeri cabalistici ebraici rappresentano le emanazioni divine che manifestano le qualità mistiche di Dio, i volti che egli ha, i suoi nomi e gli aspetti attraverso i quali si rivela all'uomo. Essenzialmente indicano come dall'unità discenda la molteplicità della creazione. Io le ho volute interpretare come i vari stadi di un ipotetico cammino spirituale che l'individuo potrebbe percorrere per arrivare a conoscere nella profondità del proprio essere la scintilla dell'Assoluto. Ciascuna delle dieci opere che ho realizzato è un'immagine-guida di questo percorso verso la parte divina del nostro essere.
1. Kether Elyon
"la suprema corona della divinità", l'unità primordiale, lo spirito che vuole manifestarsi, il Dio che dice: "eh'yeh" (io sono).
Ho immaginato un punto in cui il movimento circolare infinito delimita uno spazio, dal centro del quale scaturisce una fluorescenza simile ad una energia luminosa, forse dormiente. Ho pensato ad un passo dei Veda: "...non c'era l'Essere, non c'era il non essere... l'Uno respirava senza soffio, mosso soltanto da se: non esisteva niente altro...". |
5. Gevurah o Din
"la potenza di Dio" come forza giudicatrice.
La legge morale e la religione. L'individuo rappresenta la religione che, attraverso i suoi insegnamenti accende la luce dello spirito. Ha una tiara che ricorda molti copricapo sacri: quello del Papa, dei sacerdoti egiziani o etruschi, delle fate e dei maghi delle antiche leggende nordiche. E' un simbolo della comune essenza di tutte le religioni, passate presenti e future. |
9. Yesod
"il fondamento di Dio", l'essere in potenza di divenire, il corpo astrale.
L'immagine è quella di una individualità che ha riconosciuto in se la luce dello spirito che da quel momento diventa per lui, la sola guida spirituale, la sua legge interiore che gli indica il cammino da seguire. Ognuno ha la sua luce, il proprio sentiero, il proprio destino. Quando si conosce questa luce si è nella condizione di muoversi da soli, fuori dagli schemi prestabiliti che sono stati preziose guide nella fase iniziale della ricerca. L'individuo ora sa cosa cercare e dove arrivare e per fare ciò può contare solamente sulla sua luce interiore alla quale deve affidarsi, abbandonandosi fiduciosamente come fa la figura dipinta, quasi rapita in estasi dal suo splendore. |
10. Malkhuth
"il regno di Dio":
questo sefirah riconduce all'unità i precedenti sefiroth, perché racchiude in sé le tre qualità della divina creazione, pensare, volere, agire, dalle quali derivano l'anima, lo spirito, il corpo. A questo numero ha voluto affidare l'immagine dell'archetipo cabalistico costituito dalle nove emanazioni precedenti e dalla decima che gli fa da fondamento: l'Adam Kadmon, cioè l'essere superiore conforme al piano divino del quale è la rappresentazione ideale. L'adam kadmon è l'uomo celeste che riunisce in sé i principi creatori divini. E' il punto di arrivo della ricerca anteriore che ogni individuo deve compiere dentro di sé e la sintesi dell'evoluzione spirituale nonché l'insieme delle qualità intellettuali e morali che ogni essere umano dovrebbe possedere . La sua forma androgina è il simbolo dell'unità ricostituita nell'armonico superamento dei contrari, una possibile "immagine-guida" dell'Assoluto. |